Come è nata la tecnologia RFID?
Molti sviluppi scientifici e tecnologici sono nati come applicazioni militari e la storia della tecnologia RFID non fa eccezione.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i radar venivano utilizzati per segnalare l’avvicinamento degli aerei. Ma il problema era che i radar non erano in grado di identificare se l’aereo rilevato fosse un nemico o se appartenesse a un esercito alleato o nazionale.
Come una sorta di primo sistema RFID passivo, i membri della RAF (Royal Air Force) notarono che se i loro piloti facevano rollare gli aerei mentre si avvicinavano, il segnale radar riflesso cambiava. In questo modo potevano capire se gli aerei erano amici o nemici.
Nello stesso periodo, l’inventore del radar, il fisico scozzese Sir Robert Alexander Watson-Watt, sviluppò anche il primo sistema per l’identificazione di amici o nemici (IFF). Grazie a questo sistema, gli inglesi installarono un trasmettitore su ogni aereo britannico. Questi trasmettitori ricevevano i segnali radar e poi emettevano un segnale che li identificava come amichevoli. Questa è l’idea di base su cui funziona l’RFID.
Così è iniziata la storia della tecnologia RFID.
La base della tecnologia RFID è stata la combinazione della tecnologia di trasmissione e di quella radar. In pratica, il processo è il seguente: un trasmettitore invia un segnale che viene riflesso da un transponder nel sistema RFID passivo. Oppure, questo transponder risponde trasmettendo un segnale a un sistema RFID attivo.
Ma sono stati necessari ulteriori sviluppi scientifici perché la tecnologia RFID diventasse ciò che è oggi. La tecnologia RFID è diventata una parte essenziale di molti processi grazie ai cambiamenti nei modelli di business e anche nei modi di fare impresa.
Nel 1948, Harry Stockman pubblicò “Communications by Means of Reflected Power” nei Proceedings of the IRE. Questo documento può essere considerato la nascita della tecnologia RFID.
L’esplosione della RFID
I progressi nelle comunicazioni a radiofrequenza e radar continuarono. Negli anni ’50 sono stati condotti numerosi studi per creare sistemi sicuri da applicare nelle miniere di carbone, nelle esplorazioni petrolifere e negli impianti nucleari, nonché per il controllo degli accessi o i sistemi antifurto.
Alla fine degli anni ’60, con la fondazione di Sensormatic e Checkpoint, iniziarono le prime attività commerciali. Queste aziende svilupparono apparecchiature di sorveglianza elettronica anti-intrusione chiamate Electronic Article Surveillance (EAS).
L’EAS è stato il primo sviluppo della RFID ed è stato il preludio all’esplosione di questa tecnologia negli anni Settanta.
Infine, nel 1973, furono creati i primi brevetti RFID. Mario W. Cardullo ottenne un brevetto per il suo tag RFID attivo con memoria riscrivibile. Nello stesso anno, Charles Walton ottenne un brevetto per il suo transponder passivo utilizzato per sbloccare le porte senza chiavi.
Negli anni ’70 e ’80, la tecnologia RFID si è sviluppata in molte direzioni correlate. Da un sistema per tracciare i camion carichi di materiali nucleari, che sarebbe diventato il sistema di controllo dei pedaggi sviluppato dal Los Alamos National Laboratory per il governo degli Stati Uniti, a un sistema per tracciare le persone negli edifici, come i pazienti negli ospedali o i dipendenti negli uffici aziendali.
Negli anni ’90 IBM brevettò il sistema RFID ad altissima frequenza (UHF). Questo sviluppo ha significato la successiva rivoluzione della tecnologia RFID e delle etichette RFID, di cui parleremo nei prossimi articoli.