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Direttive e regolamenti applicabili ai produttori di tag RFID

Direttive e normative applicabili ai produttori di tag RFID
In qualità di produttori di tag RFID, siamo attenti a tenerci aggiornati su tutte le direttive e le normative che si applicano alla produzione e alla commercializzazione dei tag RFID. Sapete quali sono? In questo articolo vi informiamo.

Il regolamento REACH

Il regolamento REACH è la procedura più completa e aggiornata al mondo per la gestione e il controllo delle sostanze chimiche, con l’obiettivo di proteggere la salute umana e l’ambiente dai rischi delle sostanze chimiche.
Il regolamento REACH è entrato in vigore nel 2007 e lo scorso giugno 2018 l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e il Consiglio europeo dell’industria chimica (CEFIC) hanno firmato un accordo di cooperazione per migliorare il monitoraggio e il controllo delle sostanze chimiche per la sicurezza umana e ambientale.
Questo regolamento si applica a tutta l’industria, anche alle aziende che a prima vista potrebbero non sembrare vincolate da questo impegno. A seconda del vostro ruolo nell’industria (produttore di sostanze chimiche, distributore, importatore, utilizzatore a valle, fornitore di articoli, ecc.) registrerete e segnalerete la vostra conformità al REACH in modi diversi.
Come produttori di tag RFID, quindi utilizzatori a valle, dobbiamo verificare che tutti i nostri fornitori, da cui acquistiamo sostanze e materiali, producano in conformità al Regolamento REACH, ad esempio i fornitori di carte adesive con cui realizziamo i tag.
In poche parole, la conformità al regolamento REACH significa che le sostanze presenti nell’elenco dell’ECHA sono assenti o a livelli accettabili per la salute e l’ambiente nei prodotti.
Noi di Trace ID raccogliamo e teniamo aggiornati i certificati REACH dei nostri fornitori per poter affermare che le nostre etichette RFID sono conformi a questo regolamento.

Direttiva RoHS

La direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances) è stata adottata dal Consiglio dell’Unione Europea nel 2003 e stabilisce l’assenza di sostanze considerate nocive nelle apparecchiature e/o nei materiali elettrici ed elettronici. Queste sostanze sono pericolose per la salute umana e pertanto ne è vietato l’uso nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, oppure la loro presenza è limitata a determinate quantità.
La Direttiva RoHS si applica solo alle apparecchiature elettriche ed elettroniche presenti sul mercato (e a tutti i loro componenti interni), come le apparecchiature per la tecnologia dell’informazione e le telecomunicazioni, i grandi e piccoli elettrodomestici, gli apparecchi di illuminazione, le apparecchiature elettriche ed elettroniche, i giocattoli, le apparecchiature per l’intrattenimento e lo sport e i distributori automatici.
Le informazioni e i documenti che dimostrano la conformità dei prodotti alle restrizioni specificate nella Direttiva RoHS devono essere conservati per cinque anni dal momento in cui il prodotto viene immesso sul mercato. Ogni anno i produttori sono tenuti ad aggiornare i loro certificati RoHS.
Le sostanze regolamentate dalla Direttiva RoHS sono:

  • Piombo (Pb) < 1000 ppm
  • Mercurio (Hg) < 100 ppm
  • Cadmio (Cd) < 100 ppm
  • Cromo esavalente (Cr VI) < 1000 ppm
  • Bifenili polibromurati (PBB) < 1000 ppm
  • Eteri di difenile polibromurati (PBDE) < 1000 ppm
  • Butilbenzene ftalato (BBP) < 1000 ppm
  • Ftalato di dibutile (DBP) < 1000 ppm
  • Diisobutil ftalato (DIBP) < 1000 ppm

In qualità di produttori di tag RFID, seguiamo i nostri fornitori di chip e antenne affinché ci tengano aggiornati sui loro certificati RoHS.

Direttiva RED

La Direttiva RED (Radio Electronic Equipment Directive) regola l’immissione sul mercato e l’idoneità delle apparecchiature radio elettroniche ed è entrata in vigore nel 2017.
La Direttiva RED definisce “apparecchiatura radio” un prodotto elettrico o elettronico che emette o riceve intenzionalmente onde radio per scopi di comunicazione radio, o un prodotto elettrico o elettronico che richiede un accessorio (ad esempio un’antenna) per emettere o ricevere intenzionalmente onde radio per la comunicazione radio. Le “onde radio” sono definite come onde elettromagnetiche di frequenza inferiore a 3000 GHz che si propagano nello spazio senza fili.
In quanto produttori di tag RFID passivi, i nostri materiali di consumo RFID sono esenti da questa certificazione. Tuttavia, i tag RFID attivi (che sono dotati di una batteria per emettere intenzionalmente) e altri dispositivi RFID come i lettori richiedono questa certificazione.

Contatto con alimenti, dispositivi medici, tessuti e altro

Infine, ogni tag RFID deve essere conforme alle normative applicabili in base al suo utilizzo finale; ad esempio, i tag RFID che devono essere a contatto con gli alimenti devono essere inseriti tra materiali dotati di certificati che ne dimostrino la conformità ai regolamenti europei sul contatto con gli alimenti, come il CE 1935/2004, il CE 2023/2006 e il CE 10/2011.
Ci auguriamo che questo articolo sia stato illuminante in relazione alle direttive e ai regolamenti applicabili alla produzione e alla commercializzazione dei tag RFID. Se desiderate essere aggiornati sulle ultime novità del settore RFID, iscrivetevi alla nostra newsletter qui.

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